Onora il padre e la madre è un'antologia che raccoglie i punti di giunzione e di frattura, crescita e sviluppo di un discorso letterario pluridecennale e che lega la sua cifra a una ricerca profonda sul linguaggio, accompagnata da un'autentica e profonda tensione poetica. Una tensione verso il 'viaggio' nella sua accezione esistenziale e verso la memoria che diviene mitologia personale. L'abbandono di una terra natale, l'assunzione di nuovi orizzonti geografici e culturali, l'incontro con un nuovo idioma: da qui Livorni muove nel suo itinerario fra preghiere alla materia e ombreggiature di sapore metafisico. Sperimentazione e recupero di forme tradizionali del poetare, come l'endecasillabo o il sonetto, convivono in una scrittura di confine come testimonianza di un'irripetibile avventura umana.
La folla variopinta delle razze
marcia in mille pulviscoli di gocce
folle di vivere, folle di dire,
folle di salve salve salve, muove
dal Cancello Dorato a quel vicolo:
City Lights un baleno
al ricordo m’inarco
di luce del cielo stravolto, razzi
like spiders across the stars
tentacoli d’iride nella volta
che brucia brucia brucia
l’arco colori d’eco che saetta
la gloria di Colui che tutto muove.