cresce erba sulle rive snudate
arida polvere e ormeggi sempre bassi
dal pontile si staglia un’ombra stanca
che disegna un tratto antico di battigia
anni fa passando in treno
una madre disse al figlio che piangeva
che un vero uomo non ha lacrime
– e dove vanno quelle che trattengo? –
– vanno nel lago – disse lei –
a custodire memorie di dolore –
sono lacrime sepolte un poco prima
che migrano qui e poi dilagano
a rinforzare confini che recedono
e il lago non sprofonda mai
assetato
in cerulei riflessi di colline