M. Rachele Fichera
Il fotografo dei Mille
Vita e opere di Alessandro Pavia (1824-1889)
Quaderni di storia e pensiero politico
Coedizione con l’Istituto per la storia del Risorgimento italiano
2024
15 x 21, brossura
illustrazioni in b/n
Isbn: 9791280662385
Pagine: 304
Nasce a Milano, ha poco più di vent’anni nell’incendiario 1848 e muore a Genova, città sorella
d’idee e speranze deluse, un personaggio che, tra epocali cambiamenti ed eventi personali cogenti,
ha pure fatto un mestiere del tutto nuovo: il fotografo. In questo 2024 ricorre il bicentenario della
sua nascita: Alessandro Pavia, il cittadino – come si presentava a Garibaldi suo mito –, non spiccava
tra coloro che in quei decenni entrarono nei libri di storia perché proprio la sua opera, per ironia
della sorte, lo ha reso invisibile. Quando cominciò, la fotografia era praticata da pochissimi e
ignorata al cospetto dell’arte accademica; esiliato come sovversivo e colpito da una drammatica
vicenda familiare intrecciata agli eventi risorgimentali, fu preso d’entusiasmo per l’avventura
garibaldina e si votò alla raccolta dei ritratti fotografici dei Mille per tramandarne la memoria. Per
l’immane lavoro, trascurò l’avviato atelier, si rovinò economicamente, agì al limite della legalità ed
ebbe frequentazioni che gli alienarono la clientela borghese. Ma mai tradì l’ideale e, mentre i ritratti
del suo Album dei Mille, autentica anticipazione delle serie popolari d’immagini, si diffondevano in
riproduzioni anonime, dopo un fallimentare viaggio in America perseverò nel chiamarsi Fotografo
dei Mille, ammalato e in malinconico declino fino alla fine.
M. Rachele Fichera è nata a Catania nel 1951. Dopo la maturità classica e la laurea si è appassionata
all’indagine scientifica su tecniche e personalità degli artisti. Ha sempre praticato il disegno e ha
appreso l’incisione in stamperie calcografiche e durante i Corsi Internazionali di Urbino. Ha creato
con Fausta di Bella la “Stamperia di via Novaluce”. Ha collaborato con Giuseppe Fava, disegnando
per l’«Espresso Sera». Ha illustrato romanzi a puntate di Piero Isgrò e per la Garzanti. Considera la
fotografia un potente mezzo espressivo in continuità con gli artisti d’ogni epoca, comunità
atemporale d’anime da salvaguardare, ma vi cerca anche spunti illustrativi e preziose testimonianze
culturali. Per alcuni anni, ha curato la pagina siciliana di «Arte Incontro in Libreria» per la Libreria
Bocca di Milano. Ha continuato a occuparsi in prima persona di arte e cultura, scrivendo anche un
primo saggio sulla fotografia di Alessandro Pavia pubblicato sulla «Rassegna storica
del Risorgimento».