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Francesco Federico Mancini

Fortuna e mito di Raffaello in Umbria

catalogo della mostra (Perugia, Museo civico di Palazzo della Penna, 26 settembre 2021- 16 gennaio 2022)


Isbn: 9788885803725
Pagine: 272





Il contributo centrale del catalogo è costituito dal corposo saggio eponimo (Fortuna e mito di Raffaello in Umbria) del curatore Francesco Federico Mancini, professore ordinario di Storia dell’arte moderna all’Università degli Studi di Perugia. Il contributo si presenta come un’ampia e accurata discussione dei circa cento pezzi in mostra, opportunamente contestualizzati. Gli altri saggi indagano la fortuna di Raffaello in età napoleonica (Cristina Galassi, Raffaello e l’età napoleonica: le ragioni di un mito universale); il vasto tema delle traduzioni a stampa dell’opera del Sanzio (Anna Cerboni Baiardi, Il giovane d’Urbino, i suoi incisori, la bellezza e il successo nelle stampe); la Fortuna espositiva di Raffaello tra Otto e Novecento (Cecilia Prete). Il catalogo è corredato da agili schede delle opere in mostra e da una più dettagliata analisi del cospicuo blocco di opere provenienti dall’Accademia Raffaello di Urbino (a cura di Valentina Battisti). Il volume conta circa 250 immagini, la maggior parte delle quali a colori.
Francesco Federico Mancini è professore ordinario di Storia dell’Arte Moderna nell’Università di Perugia. La sua produzione scientifica, costituita da oltre 200 titoli, riguarda prevalentemente l’arte italiana dal Medioevo al Novecento. I suoi studi si sono concentrati sulla pittura del Quattrocento in Umbria (Benedetto Bonfigli, Pietro di Galeotto, Pintoricchio, Perugino e il peruginismo, Piermatteo d’Amelia), l’attività umbra di Piero della Francesca, la produzione giovanile di Raffaello e il fenomeno del raffaellismo a Perugia e in Umbria, Federico Barocci e la diffusione del baroccismo. Autore di monografie su Raffaello, Benedetto Bonfigli e Leonardo Scaglia, ha curato, in collaborazione con Vittoria Garibaldi, alcune grandi mostre: Perugino (2004), Pintoricchio (2007), Piermatteo d’Amelia (2009) e Signorelli (2012). Ha diretto e in larga parte curato i cataloghi sistematici dei musei di Bevagna, Città di Castello, Deruta, Nocera Umbra, Perugia (Collezione Valentino Martinelli e Collezione della Fondazione Cassa di Risparmio).
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